Non importa che stagione sia o quello che legge il termometro, Emily Ratajkowski riesce sempre a farcela vestito trasparente. E lunedì sera, EmRata ha inaugurato il tardo autunno con un miniabito trasparente color bronzo scintillante.
Dopo aver camminato sul tappeto bianco ai CFDA Fashion Awards 2023 a New York City, la modella ha indossato un abito più pronto per le feste per partecipare alla riunione di compleanno di Odell Beckham Jr. più tardi quella notte. Per i festeggiamenti, EmRata ha indossato un mini dolcevita in rete a maniche lunghe in bronzo e oro con un dettaglio di fascia che le si allacciava intorno alla vita e le scendeva sullo stinco. Ha sovrapposto il pezzo sfarzoso sopra calze nere trasparenti e nient'altro, con tacchi neri con cinturino e una borsa a tracolla abbinata che completava la vestibilità.
I suoi capelli castano cioccolato erano pettinati con onde sciolte e una riga centrale con frange che incorniciavano il viso su entrambi i lati. Per il glam, ha scelto una carnagione abbronzata, ciglia piumate e un labbro lucido.
Prima della festa della star della NFL, EmRata ha partecipato ai CFDA Fashion Awards indossando un microminiabito Tory Burch verde chiaro con un dettaglio asimmetrico drappeggiato sulle spalle e una gonna a palloncino a strati. Ha abbinato l'abito a ciabatte in oro pallido, peep-toe e un braccialetto di diamanti.
Non è stata l'unica star a svolgere il doppio servizio lunedì sera. Dopo tante feste e pose all'American Museum of Natural History, Kim Kardashian, Winnie Harlow, Lori Harvey, Teyana Taylor, Emma Chamberlain e altre ancora hanno cambiato outfit prima di dirigersi alla serata di Beckham Jr..
Quando Ratajkowski non è in città per partecipare agli eventi, la modella si diverte lavorare dal letto, come visto nel suo ottobre. 19 Discarica di foto di Instagram. Nel post, EmRata ha condiviso una raccolta di scatti a letto, alcuni dei quali l'hanno catturata in tuta, con indosso un reggiseno e abbandonando completamente i vestiti.
"lavoro da letto", ha sottotitolato il post, riferendosi sfacciatamente alla verbosità del "lavoro da casa" che è diventata fin troppo familiare dai tempi di COVID.